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12 giugno 2025

Los Angeles: Prove generali delle follie comuniste e anarchiche

di Daniel Sempere 

Le recenti rivolte anti-ICE di Los Angeles 
(l'agenzia del Department of Homeland Security con
il compito di rafforzare i controlli interni sull'immigrazione e prevenire minacce alla sicurezza nazionale)non sono solo un episodio isolato, ma un atto simbolico delle tensioni crescenti tra le aspirazioni radicali e l'ordine pubblico. 
Sfruttando la paura e il malcontento, i gruppi socialisti radicali e le organizzazioni per i diritti degli immigrati si sono trasformati in attori chiave nel fomentare disordini, diffondendo narrazioni antigovernative. 
Il loro scopo sembra chiaro: creare caos, minare il dibattito civile e sfidare i fondamenti della  Costituzione.
Durante gli eventi scatenati dal 6 all'8 giugno 2025, Los Angeles si Γ¨ ritrovata immersa nel caos. 
Le proteste contro le misure dell'ICE, preposte a garantire la sicurezza nazionale, sono rapidamente degenerate in violenti scontri. 
L'indagine sulle persone arrestate ha rivelato una realtΓ  inquietante: tra i fermati vi era un significativo numero di criminali comuni e membri di bande, suggerendo come dietro queste manifestazioni si nascondano non solo ideologie politiche, ma anche interessi criminali.
La domanda fondamentale Γ¨: con quale coraggio queste organizzazioni radicali osano confrontarsi con le forze dell'ordine? 
Considerano la protezione degli interessi illegali come una giustificazione sufficiente per dare vita a tali violenze?
Questa dinamica non Γ¨ esclusiva degli Stati Uniti; potrebbe ripetersi in qualsiasi cittΓ  europea dove gruppi estremisti, malavita organizzata e sedicenti movimenti anarchici si sentano incoraggiati a riempire le strade e a scatenare il caos.
Alla guida di queste azioni sovversive si trovano quei partiti e movimenti politici che, non riuscendo a ottenere il potere attraverso mezzi legittimi, tentano di strapparlo attraverso il terrore e l'uso indiscriminato della violenza. 
Negli Stati Uniti, i protagonisti sono noti: il Partito per il Socialismo e la Liberazione (PSL), l'UniΓ³n del Barrio e i Democratic Socialists of America (DSA). 
Gruppi che hanno tratto vantaggio dalla crescente insoddisfazione popolare per amplificare le loro narrazioni, creando un clima di tensione e conflitto.
Ma ciΓ² che sorprende Γ¨ l’apparente connivenza di organizzazioni no-profit e coalizioni per i diritti umani, finanziate da contributi statali e privati. 
Queste UsAid (le equivalenti delle nostre ONLUS), non sembrano preoccuparsi di promuovere un dialogo costruttivo, bensΓ¬ alimentano il caos, contribuendo a un'ulteriore polarizzazione della societΓ . 
Questo schema non Γ¨ estraneo all'Europa, dove simili movimenti pro-immigrazione presentano strategie analoghe.
In questo contesto, i giovani vengono sfruttati per partecipare a manifestazioni violente; la loro esuberanza serve da copertura mediatica per azioni piΓΉ aggressive. 
Sebbene alcuni gruppi si professino pacifisti, la loro retorica spesso incoraggia scontri e provocazioni, mostrando che la violenza Γ¨ diventata una strategia accettabile nel dibattito politico.
Con il loro celebre slogan "Nessun essere umano Γ¨ illegale", queste organizzazioni forniscono una macabra giustificazione per la violenza e l'illegalitΓ , ignorando le reali conseguenze delle loro azioni. 
È paradossale constatare come, nonostante la retorica contro l'ingiustizia, molte di queste entità ricevano finanziamenti pubblici che provengono dalle tasse dei cittadini.
Eppure, nel momento in cui avrebbero l'opportunitΓ  di promuovere un dialogo pacifico, molti di questi gruppi scelgono la linea della violenza, un percorso che favorisce in assoluto la criminalitΓ .
La destabilizzazione dell'ordine democratico, quindi, non Γ¨ solo un rischio: Γ¨ un obiettivo perseguito da chi desidera un mondo privo di limiti e regole.
CiΓ² che Γ¨ accaduto a Los Angeles Γ¨ solo un campanello d’allarme per il futuro. 
Presto, il vento della rivolta potrebbe soffiare oltre il confine californiano, portando conflitti simili in altre parti del mondo. 
Non possiamo permetterci di trovarci impreparati. 
La nostra civiltΓ  deve rispondere a queste provocazioni con fermezza e determinazione, proteggendo l’ordine democratico e i valori di libertΓ  e legalitΓ  che ci definiscono.

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