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07 aprile 2025


I tromboni del Green

 di Daniel Sempere

Peccato che Donald Trump sia Presidente degli Stati Uniti d’America e non della Commissione Europea.
Da quando il Partito Repubblicano statunitense Γ¨ tornato alla Casa Bianca molte cose sono cambiate.
Nuove riforme  regolative stanno agendo su tagli fiscali e sicurezza,  in risposta a condivise preoccupazioni, che riguardano soprattutto l’immigrazione e l’odioso “Affordable Care Act” (Obamacare).
Γ‰ totalmente cambiato l'approccio diplomatico in campo internazionale, nelle relazioni con la NATO, nei confronti della Russia e della stessa Unione Europea.
Sono emersi nuovi input a sostegno delle politiche fiscali, inserendo  correttivi di natura protezionistica in ambito commerciale.
Γ‰ ripresa a pieno ritmo l'attivitΓ  diplomatica, andando a modificare il proprio ruolo nel panorama geopolitico internazionale in favore della PACE, a partire dalla riduzione del proprio supporto  logistico e militare nel conflitto in Ucraina.


Un vero e proprio tornado si Γ¨ abbattuto sulle Γ©lite, facenti parte della ristretta cerchia del WEF (World Economic Forum), del NWO (New World Order) e del Green Deal (l’ardito progetto globalista che intendeva imporre le regole del cambiamento climatico entro il 2030).
L’obbligo, condiviso da decine di Paesi Occidentali, avrebbe imposto un vero e proprio golpe bianco in favore delle multinazionali e degli uomini piΓΉ potenti del pianeta.
Il profumo del profitto, derivante dagli obblighi di legge sulle regole per il controllo dell’emissione di CO2, aveva scatenato l'assillante propaganda della politica, dell’industria e dei mercati finanziari (un esercito di tromboni, mosso a favore della diversificazione produttiva e regolativa dei trasporti pubblici, delle auto elettriche, dei rifiuti, del cibo alternativo e delle energie rinnovabili).
In poche ore dal suo insediamento Trump ha firmato numerosi ordini esecutivi, ha dato il via a una delle piΓΉ significative inversioni politiche dell'era moderna.
Secondo alcune fonti ben informate, gli USA si ritireranno dai loro ingenti impegni finanziari nei confronti di Paesi come Indonesia e Vietnam, la cui dipendenza dal carbone Γ¨ vincolante.
Trump intende rinunciare a misure di controllo della qualitΓ  dell’aria, dell’acqua e del suolo?
Niente affatto, nonostante la campagna diffamatoria avviata da democratici e ambientalisti.
Trump intende eliminare tutti quei vincoli assurdi che favoriscono le Γ©lite della green-economy, proponendo l’energia geotermica come opzione  alternativa.
Negli ordini esecutivi firmati nel gennaio 2025 ha inserito serie proposte in favore del progresso energetico, includendo l'energia geotermica come energia rinnovabile a costo zero.
Le forme emergenti di geotermia utilizzano dei combustibili fossili per generare energia, senza produrre inquinamento atmosferico, qualcosa in cui le societΓ  piΓΉ serie stanno investendo milioni, evitando di rivolgersi  alla politica per imporre vincoli sugli stili di vita dei cittadini.

Un duro colpo per i tromboni ambientalisti!

La geotermia non ha ancora raggiunto un grado di sfruttamento tale da sostituire l’energia tradizionale, ma il futuro Γ¨ suo, come lo Γ¨ l’energia solare, a patto che non deturpi l’ambiente con mostri eolici e pannelli lunari.
Tutto questo, se ben condotto e sfruttato, potrebbe migliorare la qualitΓ  della vita di tutti noi e fermare l'aumento dei prezzi di elettricitΓ  e carburanti, senza ingabbiarci in assurde schiavitΓΉ ambientaliste.
Opinionisti e scienziati bipartisan sostengono questo progetto, come riporta un recente rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia.
La Terra, ci insegnano scienziati piΓΉ autorevoli, funziona come un enorme reattore nucleare: genera piΓΉ calore di quanto l'umanitΓ  potrebbe mai raccogliere.
Sfruttare anche una piccola parte di questa energia sarebbe sufficiente a soddisfare la domanda globale di energia ed elettricitΓ .
Dovremmo seguire l’esempio della nuova politica di Trump e dare un calcio ai vecchi tromboni della politica, che millantano svolte ecologiste; Γ¨ strategia dei potenti e della politica di basso livello, per distrarre la massa da problemi imminenti e ben piΓΉ seri, come la pace e la crescente emergenza immigratoria.
È scandaloso sentire i burocrati di Bruxelles parlare di riarmo e potenziamento dell’arsenale nucleare, per poi  imporci una drastica riduzione delle emissioni di CO.
È evidente che il new green deal, sponsorizzato da governi e politici ammanicati, è un affare per pochi, ma molto, molto redditizio.
Rispondiamo ai tromboni ambientalisti con  proposte piΓΉ sensate,  come quelle avanzate dall’amministrazione Trump all'Agenzia Internazionale per l'Energia, adottando soluzioni  e iniziative che vadano  a vantaggio di tutti e non di pochi.


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