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24 febbraio 2025

 

È la fine di un incubo?

Non sono un accademico nel campo, ma Γ¨ facile intuire come la politica interferisca sui progetti economici.    
Il precario stato di salute in cui versa gran parte dell’economia occidentale puΓ² essere attribuito all'ascesa del sistema neoliberista globale, in ogni aspetto della vita economica e politica.
Studiosi illustri caratterizzano il neoliberismo globale come un modello regolativo.
Lo definiscono: “movimento            ideologico e filosofico" o "collettivo 
di pensiero"!  


Personalmente diffido di tutto ciΓ² che viene presentato come ideologia o filosofia di pensiero.
Provo la stessa sensazione quando entro in una concessionaria d’auto, di fronte alle rassicurazioni del venditore!
Non a torto...
Questo “neoliberismo globale”, cela un modello economico di stampo comunista e collettivista, incentrato sullo stato, ma non nell'accezione migliore del termine.
Avete presente lo slogan che caratterizza l’Agenda 2030?
Circolava un video, a margine del Forum Economico Mondiale, in cui un giovane sorrideva raggiante al messaggio:

Nel 2030 non avrai nulla e sarai felice”  


Sembra uno spot comunista.

Karl Marx ipotizzava infatti un mondo perfetto, in cui la proprietΓ  privata veniva abolita, per essere sostituita da enormi e opulenti magazzini, pieni di scorte, in cui tutti avrebbero potuto servirsi.
Bello no?
Bello un ciufolo (avevo scritto un cazzo, ma...politically correct).
Scopriamo cosΓ¬ il nesso, che questo sistema neoliberista globale, realizza ideologicamente con l’Agenda 2030: un piano socio-politico per lo Sviluppo Sostenibile per le persone, il pianeta e la prosperitΓ .
Purtroppo questo piano fu sottoscritto nel 2015 dai governi di 193 Paesi membri dell’ONU.
Aderendo a questo programma tutti i Paesi firmatari avrebbero dovuto condividere e perseguire gli obiettivi e i traguardi entro un arco temporale di 15 anni.
Ecco perchΓ© le Γ©lites, facenti parte della ristretta cerchia del WEF (World Economic Forum) e del NWO (New World Order), hanno concentrato ogni genere di risorsa nel progetto.
L’obbligo ahimΓ¨ condiviso, di raggiungere gli obiettivi posti in Agenda, equivaleva ad avvalorare un “Great Reset”, un vero e proprio golpe bianco in favore delle  multinazionali e degli uomini piΓΉ potenti del pianeta.
Ecco perchΓ© furono investiti milioni di dollari, ed euro, per inserire gli obiettivi dell’Agenda 2030 nei curricoli scolastici dei nostri figli, spacciandoli come “manifesto programmatico, finalizzato a sradicare la povertΓ , proteggere il pianeta e garantire la prosperitΓ  e la pace”, bla bla bla...
Fu una gigantesca manipolazione coordinata: politica, ambientale, sociale, economica, e sanitaria, destinata a implementare l’impero del neo capitalismo su scala planetaria.
Senza spargimento di sangue, sfruttando l’ingenua, quanto sprovveduta complicitΓ  del mondo politico, della cultura e dello spettacolo, che probabilmente avranno considerato i benefici personali  derivanti da questa “collaborazione”.

Non c’Γ¨ da stupirsi se in decenni di proselitismo e propaganda, questa Agenda sia riuscita a condizionare la vita e il modo di pensare di milioni di individui, al punto di farli sentire colpevoli del proprio stato sociale, del proprio colore, dell’essere etero, di avere una fede, di credere in valori universali.
(estratto del mio editoriale “La sindrome del calzino arcobaleno del 12 gennaio 2025).


Si stava materializzando un regime totalitario, un controllo sociale senza precedenti, in cui i crediti sociali avrebbero determinato i limiti e i vincoli delle nostre libertΓ .
Questo Γ¨ il futuro che le sinistre “progressiste “avevano progettato per noi.
Un futuro alienante, un modello capitalista nella sua variante comunista dove solo i politici godono dei privilegi negati al popolo:
  • Niente piΓΉ automobili inquinanti, sostituite da reti di trasporti pubblici, ma di proprietΓ  privata…);
  • niente piΓΉ case private, ma alloggi ecologici prodotti in serie;
  • niente piΓΉ contante, ma carte di credito (convertite in carte di debito), collegate al credito sociale;
  • via libera alla manipolazione dell'identitΓ  di genere e stravolgimento del  concetto di famiglia;
  •  basta con l’alimentazione tradizionale che provoca il cancro, ma sano cibo spazzatura, carni sintetiche e proteine di insetti...

Un elenco di follie infinito.
Chiudo questa pagina dedicata all'incubo neoliberista, con una massima di Klaus Schwab, uno dei registi del Grande Reset:

<L’aspetto positivo della pandemia Γ¨ che ci ha insegnato che possiamo introdurre cambiamenti radicali nel nostro stile di vita con grande rapiditΓ . I cittadini hanno dimostrato ampiamente che sono disposti a fare sacrifici per il bene delle cure sanitarie. Γ‰ evidente che esiste una volontΓ  di costruire una societΓ  migliore e dobbiamo approfittarne per garantire il Grande Reset>

Non serve aggiungere altro.
Per questo, nonostante i probabili  inciampi dell’amministrazione Trump, dobbiamo considerarci fortunati.
Quando la sua amministrazione prenderΓ  iniziative per noi non condivisibili, ricordiamoci cosa abbiamo rischiato, Γ¨ grazie a lui se il mondo sta cambiando, se il fanatismo ideologico del sistema neoliberista e globalista... "per ora", Γ¨ stato sconfitto.

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