OCCIDENTALE IPOCRISIA...
20 dicembre 2024
Questa mattina Γ¨ accaduto: tra le notifiche in entrata mi ha colpito, come un fascio di luce puntato negli occhi, questo titolo:
"Approvata la bozza sulla lotta alla glorificazione del
nazismo contenuta nel rapporto ONU, A/79/456”
per la glorificazione del movimento nazista, del neonazismo e degli ex membri dell'organizzazione Waffen SS”
Un minuto lunghissimo,
interminabile, prima di poter digitare sulla barra di ricerca del browser “rapporto
ONU, A/79/456” ...
Tra i 53 contrari figurano gli Stati Uniti e i loro alleati piΓΉ stretti.
Sfoglio nell’ordine alfabetico, tradotto su sette colonne, concentrandomi sui Paesi occidentali: Australia, Austria, Canada, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Giappone, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Svezia e naturalmente: Ucraina.
Credo sia importante sottolineare che il neonazismo non Γ¨ semplice glorificazione del passato: Γ¨ fenomeno contemporaneo, che stride con la verve antifascista dei Paesi in elenco, soprattutto nel nostro!
Sorprendente Γ¨ pure la posizione “neutrale” di alcuni Paesi europei come Svizzera e Turchia, sempre in posizione ambigua nelle controversie diplomatiche.
Preciso, oggi non esistono governi espressamente neonazisti, ma preoccupa l’ideologia negazionista, disposta a tollerare frange di governo di profilo neonazista ed estremista.
Qualsiasi ideologia improntata
a iniettare nella societΓ sentimenti di odio, o intolleranza razziale o politica, etnica
o religiosa, dovrebbe essere messa al bando, senza se e senza ma. Ma non è così,
il governo Ucraino, benchΓ© connivente con frange estremiste dichiaratamente russofobe,
Γ¨ tollerato dal mondo occidentale per il solo fatto di aver accettato una sanguinosa guerra per procura contro la Russia.
Dimenticare le discriminazioni
subìte dalle comunità di Donetsk, Luhansk e Crimea, o i crimini perpetrati 10
anni or sono, con il colpo di stato anticostituzionale in Ucraina, equivale ad
esserne complici.
Voglio ricordare l’orribile sequenza
di quei giorni:
- il 18 febbraio
2014, a Kiev ebbero inizio violenti e sanguinosi scontri tra i manifestanti e
le forze dell'ordine;
- tra il 18 e il 19
febbraio 2014, ci furono 29 morti tra i manifestanti di Maidan e 11 morti tra
gli agenti delle forze dell'ordine, centinaia i feriti;
- gli agenti delle
forze dell'ordine, che si rifiutavano di usare le armi contro i loro connazionali civili, vennero assaliti dai manifestanti armati;
- 20 febbraio 2014, il Presidente ucraino Victor Yanukovich istituì una giornata di lutto nazionale per le vittime degli scontri, ignoti spararono contro i manifestanti.
Google non ne parla, poichΓ© la copertura mainstream appartiene alla NATO e la NATO non intende mettere in dubbio la propaganda atlantista o permettere alla Russia di sconfiggere un governo paramilitare, seppur neonazista, che combatte per la "DEMocrazia occidentale".
Stop, abbandono la postazione, ma rimane l'amarezza.
(daniel_sempere1)
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