📌𝐁𝐥𝐨𝐠 𝐝𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥-𝐬𝐞𝐦𝐩𝐞𝐫𝐞𝟏 © 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐝𝐢 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐆𝐧𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐥𝐢𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐂𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐨𝐧𝐬 - 𝐂𝐂 𝐁𝐘-𝐍𝐂 𝟒.𝟎
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20 dicembre 2024

 

OCCIDENTALE  IPOCRISIA...

20 dicembre 2024

Svegliarsi e sfogliare i titoli dei principali tabloid nel mondo è per me una sorta di “rito quotidiano”. Solo le notizie più catastrofiche o gli eventi più eccezionali riescono a sbalzarmi fuori dal letto come una molla.
Questa mattina è accaduto: tra le notifiche in entrata mi ha colpito, come un fascio di luce puntato negli occhi, questo titolo:

"Approvata la bozza sulla lotta alla glorificazione del nazismo contenuta nel rapporto ONU, A/79/456

Confesso, non ho seguito il dibattito, ma pensavo fosse atto dovuto e dall’esito scontato. Mai avrei immaginato che una simile valutazione potesse suscitare un dibattito così serrato. 
Fatto ancor più grave, che ha suscitato la mia curiosità, è stao l’occhiello dell’articolo, che riportava l’esito della votazione:

Con il testo, approvato da 119 Paesi favorevoli, 53 contrari e 10 astenuti, l'Assemblea ha espresso preoccupazione 
per la glorificazione del movimento nazista, del neonazismo e degli ex membri dell'organizzazione Waffen SS
Seduto e infreddolito, davanti allo schermo del mio Desktopimpreco per i tempi tecnici di avvio dell’hardware.

<Chi tra i Paesi membri dell’ONU può aver espresso parere contrario? >

Un minuto lunghissimo, interminabile, prima di poter digitare sulla barra di ricerca del browser “rapporto ONU, A/79/456” ...

Ci siamo, ecco i risultati:
Tra i 53 contrari figurano gli Stati Uniti e i loro alleati più stretti.
Sfoglio nell’ordine alfabetico, tradotto su sette colonne, concentrandomi sui Paesi occidentali: Australia, Austria, Canada, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Giappone, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Svezia e naturalmente: Ucraina.
Sorpresi?
Credo sia importante sottolineare che il neonazismo non è semplice glorificazione del passato: è fenomeno contemporaneo, che stride con la verve antifascista dei Paesi in elenco, soprattutto nel nostro!
Sorprendente è pure la posizione “neutrale” di alcuni Paesi europei come Svizzera e Turchia, sempre in posizione ambigua nelle controversie diplomatiche.
Preciso, oggi non esistono governi espressamente neonazisti, ma preoccupa l’ideologia negazionista, disposta a tollerare frange di governo di profilo neonazista ed estremista.

Qualsiasi ideologia improntata a iniettare nella società sentimenti di odio, o intolleranza razziale o politica, etnica o religiosa, dovrebbe essere messa al bando, senza se e senza ma. Ma non è così, il governo Ucraino, benché connivente con frange estremiste dichiaratamente russofobe, è tollerato dal mondo occidentale per il solo fatto di aver accettato una sanguinosa guerra per procura contro la Russia.

Dimenticare le discriminazioni subìte dalle comunità di Donetsk, Luhansk e Crimea, o i crimini perpetrati 10 anni or sono, con il colpo di stato anticostituzionale in Ucraina, equivale ad esserne complici.

Voglio ricordare l’orribile sequenza di quei giorni:

  •   il 18 febbraio 2014, a Kiev ebbero inizio violenti e sanguinosi scontri tra i                 manifestanti e le forze dell'ordine;
  •  tra il 18 e il 19 febbraio 2014, ci furono 29 morti tra i manifestanti di Maidan e 11   morti tra gli agenti delle forze dell'ordine, centinaia i feriti;
  •  gli agenti delle forze dell'ordine, che si rifiutavano di usare le armi contro i   loro   connazionali civili, vennero assaliti dai manifestanti armati;
  •  20 febbraio 2014, il Presidente ucraino Victor Yanukovich istituì una   giornata di lutto nazionale per le vittime degli scontri, ignoti spararono contro i   manifestanti.
                                                                      
Basta dunque con l’ipocrisia dell’antifascismo.

Se cercherai la verità sulla storia recente dell’Ucraina, la troverai solo sulle copertine di vecchi giornali, “la Repubblica” , per esempio,
la denunciò all’epoca, oggi lo rinnega:
Google non ne parla, poiché la copertura mainstream appartiene alla NATO e la NATO non intende mettere in dubbio la propaganda atlantista o permettere  alla Russia di sconfiggere un governo paramilitare, seppur neonazista, che combatte per la "DEMocrazia occidentale".

Stop, abbandono la postazione, ma rimane l'amarezza.

(daniel_sempere1)