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05 maggio 2025

Teste calde

di Daniel Sempere

Il recente incontro tra Vladimir Putin e Steve Witkoff, inviato speciale del presidente statunitense Donald Trump, porta alla luce questioni di grande rilevanza geopolitica. Nonostante la persistente tensione derivante dalla guerra in Ucraina, i segnali di un dialogo costruttivo tra le due potenze nucleari non possono essere ignorati. 
La lunghezza della conversazione e il giudizio positivo espresso da Yuri Ushakov (consigliere di Putin), indicano chiaramente che ci sia un reciproco desiderio di riavvicinamento.
Sebbene l'Ucraina rimanga un tema centrale nel dibattito internazionale, Γ¨ interessante notare che gli Stati Uniti e la Russia stanno esplorando altre aree di collaborazione. 
La disponibilitΓ  di Washington a facilitare colloqui diretti tra russi e ucraini potrebbe rappresentare la via per una risoluzione del conflitto, ma sarebbe illusorio pensare che la riconciliazione possa avvenire senza considerare le complesse dinamiche ucraine. 
L'atteggiamento critico (e impaziente) di Trump nei confronti di Kiev, lascia tuttavia presagire che gli Stati Uniti potrebbero essere pronti a rivedere la loro strategia. 


CiΓ² pone interrogativi sulla posizione dell'Europa, che fino a ora ha mostrato una retorica rigidamente contraria alla normalizzazione dei rapporti con Mosca.
Le recenti dichiarazioni di leader come il presidente polacco Duda e del segretario generale della NATO  Jens Stoltenberg non devono passare inosservate, perchΓ¨ rivelano un inatteso cambio di strategia, che rappresenta un'evoluzione significativa nell'approccio di alcuni membri della NATO e dell'UE!
Il blocco occidentale potrebbe risultare, a questo punto, meno unito di quanto si credesse inizialmente. 
Il tanto declamato gruppo dei "volenterosi" voluto dalla Von der Pippen, potrebbe ritrovarsi isolato e, se i Paesi europei cominceranno a riconoscere la necessitΓ  di un compromesso, andrΓ  a tutto vantaggio della distensione dei rapporti russo-americani.
In conclusione, la ricerca di una normalizzazione delle relazioni tra Mosca e Washington Γ¨ un passo importante verso la stabilitΓ  globale. 
Tuttavia, Γ¨ fondamentale comprendere che qualsiasi progresso sarΓ  indissolubilmente legato alla questione ucraina, seppur con uno Zelensky meno intransigente e gradasso... 
Una riconciliazione  duratura richiederΓ  una disamina onesta delle esigenze e delle aspirazioni di tutti i partecipanti, compresi gli ucraini. 
Solo attraverso un dialogo onesto e il ritorno a un sano realismo si potrΓ  aspirare a raggiungere un accordo che porti pace e stabilitΓ  nella regione e, piΓΉ diffusamente, nel resto d'Europa.
Non ci resta che attendere, per vedere come si posizioneranno leader ambiziosi come Macron, Duda e Starmer, con buona pace della strega di Ixelles...


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