Quando raccontare la veritΓ Γ¨ un atto rivoluzionario
di Daniel Sempere
Mi prendo una pausa dai tormentoni politici che stanno affliggendo l'Europa, per affrontare un tema assai delicato.
<In un tempo di inganno universale: la veritΓ come atto rivoluzionario> scriveva George Orwell.
Abbiamo vissuto un tempo in cui, nel fantastico mondo di internet, affidavamo i nostri pensieri e i nostri sogni alle vaste e profonde acque della rete.
I social network erano crocevia new age del libero pensiero, in cui diffondere messaggi di libertΓ e speranza, attraverso hashtag e messaggi multilingue.
Troppa grazia!
Gli eventi drammatici, gli scandali, l'avvento del Deep-State e la crisi delle moderne democrazie occidentali, hanno portato le governance del potere politico e finanziario a controllare il mondo dell'informazione, per trasformarlo in un videogame in cui vivi l'illusione dell'esserne protagonista.
Da quel momento Γ¨ rimasta solo una pallida ombra della libertΓ di espressione.
La linea che separa il pensiero divergente dalla censura si Γ¨ assottigliata fino a divenire invisibile.
L'informazione Γ¨ entrata nella morsa del “Communications Decency Act” e dei regimi censori piΓΉ autoritari (l'Unione Europea della Von der Pippen non fa eccezione).
Esperti del mestiere, con il compito di mettere bavagli a qualsiasi voce discordante, si sono serviti di queste stesse piattaforme per esercitare il loro potere, lasciandoci nell'illusoria convinzione di poter cambiare il mondo con i nostri tweet e con i nostri post.
L'ecosistema delle libere opinioni si Γ¨ trasformato in un unico gigantesco megafono, dove le grandi piattaforme digitali si prendono gioco delle nostre pallide illusioni.
Il dibattito politico e mediatico in cui ci avventuriamo si Γ¨ trasformato in una grottesca presa per i fondelli, con cui la politica, le agenzie della comunicazione e dell'informazione, giocano come il gatto col topo.
E mentre questi processi si consolidano, la democrazia si ritrova in balìa di un gioco perverso, dove le regole cambiano sempre e comunque in favore dell'abile croupier.
I diritti umani sono rimasti un'espressione romantica e anacronistica del linguaggio democratico.
Repressione e sorveglianza, al contrario, sono diventate le nostre ombre e compagne fedeli.
In un contesto così distorto, arriva il momento in cui dire la verità diventa un atto rivoluzionario, un mantello invisibile che ti protegge dallo strapotere ipnotico dei guardiani della propaganda.
In questa morsa dell'inganno, la tua voce rimane l’unica arma in grado di spezzare le catene della disinformazione, per ricordarti che la vera rivoluzione inizia cercando e raccontando “la veritΓ ”, anche quando ad ascoltarla e a leggerla saranno in pochi.
Ecco perchΓ© non mi stanco di leggere, di scrivere, di condividere e di cercare il confronto, anche quando di fronte si alza il muro dell'indifferenza e della convenienza.
Γ nei momenti di maggior oscuritΓ che potrebbe brillare la luce della veritΓ .
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