Il Futuro di Zelensky e le Prossime Elezioni in Ucraina tra Realpolitik e Pressioni Interne
di Daniel Sempere
Il futuro politico di Volodymyr Zelensky diventa un argomento sempre piΓΉ delicato e pressante sulla scia di recenti sviluppi nei negoziati tra Russia e Stati Uniti.
La crescente tensione tra Washington e Kiev ha messo in discussione la legittimitΓ del presidente ucraino e ha aperto scenari in cui le sue dimissioni potrebbero diventare inevitabili.
La distensione nei rapporti tra Mosca e Washington sembra dare vita a uno scenario in cui, per forza di cose, le elezioni debbano giungere prima di qualsiasi accordo definitivo.
Entrambe le potenze hanno riconosciuto che la legittimitΓ di Zelensky Γ¨ sempre piΓΉ contestata e che la sua sostituzione potrebbe essere un sacrificio indispensabile per tutti i soggetti coinvolti.
La sua rimozione, tuttavia, non Γ¨ scontata.
Tre sono le condizioni che devono essere soddisfatte affinchΓ© Zelensky possa lasciare il suo incarico.
In primo luogo, Russia, Stati Uniti e Unione Europea devono concordare sulla necessitΓ della sua partenza, cosa non facile visti i rapporti a dir poco confidenziali tra la leadership europea e il leader ucraino.
In secondo luogo, dev'essere l’Γ©lite politica ucraina a esercitare pressioni affinchΓ© si dimetta.
Infine, Γ¨ necessario che lo stesso Zelensky trovi motivi chiari e convincenti per farlo. Attualmente, nessuna di queste condizioni sembra essere pienamente realizzabile.
Il dialogo tra Stati Uniti e Russia sembra orientarsi verso un approccio articolato in tre fasi:
⏩un cessate il fuoco;
⏩libere elezioni;
⏩colloqui di pace.
Sembra esserci un consenso informale sui tre step da affrontare, benchè i media occidentali non confermino (probabilmente per non compromettere una trattativa fin troppo delicata).
In questo contesto, l’Unione Europea rappresenta una variabile fondamentale.
Bruxelles ha ribadito la sua posizione intransigente a favore del sostegno all’Ucraina, indipendentemente dalle manovre diplomatiche di Washington.
Questo offre a Zelensky una sorta di appoggio non indifferente, suggerendo che,
quand'anche Russia e Stati Uniti dovessero concordare sulla sua uscita, il presidente potrebbe contare sul supporto europeo per legittimare la sua permanenza al potere.
Ma qual Γ¨ il sentimento del popolo ucraino al riguardo?
La questione Γ¨ assai complessa a causa della censura imposta dal regime militare.
I sondaggi rilevano un calo dei tassi di approvazione del presidente dall’inizio del 2023, ma i recenti screzi da parte di figure politiche come Donald Trump hanno paradossalmente alimentato un parziale recupero della sua popolaritΓ , piΓΉ per mero orgoglio nazionalista che per una ragionevole strategia politica.
I sondaggi condotti in tempo di guerra, non sono nemmeno da prendere in considerazione, essendo notoriamente manipolati, il chΓ© li rende inattendibili.
Il presidente Zelensky sembra convinto che il suo ruolo sia cruciale per la sopravvivenza dell’Ucraina e ha costantemente respinto qualunque invito riguardo a elezioni anticipate o dimissioni.
Γ nota la sua dichiarazione, con la quale afferma che "considererebbe l’idea di dimettersi solo nella remota eventualitΓ che l’Ucraina venga accettata nella NATO ", condizione decisamente irrealizzabile nel breve periodo.
Nel frattempo la situazione militare in Ucraina continua a deteriorarsi, con risorse sempre piΓΉ scarse e un supporto occidentale che non puΓ² piΓΉ essere dato per scontato.
Per giunta, la nuova leadership statunitense ha reso noto che non intende piΓΉ supportare economicamente e militarmente la causa UIcraina.
In questo quadro complesso, Zelensky potrebbe trovarsi di fronte a una scelta critica:
⏩indire elezioni prima che la situazione precipiti ulteriormente;
⏩o affrontare il rischio di un colpo di stato orchestrato dai falchi ucraini, nel tentativo di salvaguardare il proprio futuro.
La storia insegna che i leader che si ostinano a ignorare segnali di imminente sconfitta militare subiscono le conseguenze della loro arroganza all'interno delle loro stesse schiere.
Se Zelensky continuerΓ nel suo tentativo di guidare l'Ucraina in una direzione ormai insostenibile, potrebbe benissimo affrontare la sorte di molti leader del passato, costretti a cedere il passo, con le buone o con le cattive, ai loro rivali interni.
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