Bollette impazzite: un salasso dal gas ai nostri portafogli
di Daniel Sempere
Γ una storia che molti italiani conoscono fin troppo bene: bollette di luce e gas che schizzano alle stelle, da raddoppi a triplicazioni inspiegabili.
Un vero e proprio salasso, soprattutto per chi supera la fatidica soglia dei 25.000 euro ISEE.
Il governo, in un sussurro quasi teatrale, ci assicura: “L'andamento dei prezzi dell'energia e le bollette non dipendono da noi, ma da dinamiche internazionali ”.
Lo sappiamo bene!
PerchΓ© mai l'Italia, che vanta il triste primato dei prezzi energetici tra i piΓΉ alti d’Europa, deve sottomettersi a queste assurde dinamiche?
Eppure, la realtΓ Γ¨ che il costo del gas Γ¨ incatenato a speculazioni di mercato, mentre le fonti rinnovabili restano un miraggio nel deserto della burocrazia.
Come se la cavano i nostri vicini europei? Meglio, molto meglio!
Il prezzo finale dell’elettricitΓ Γ¨ determinato dall’ultima oncia di energia che entra nel sistema.
E in Italia, questa goccia Γ¨ il gas. Non si tratta di una dolce pioggia, ma di un acquazzone di costi dettato dalle fluttuazioni di borsa di Amsterdam e dalle famose montagne russe geopolitiche.
Ecco svelato un altro mistero: le scelte politiche ed economiche gravano sulle spalle di noi cittadini!
Ci venne chiesto: "Preferite la pace o il condizionatore acceso?" (π€¦♂️ citazione).
Domanda assolutamente retorica, che non considerava opzioni alternative, tant'è che Draghi ("il genio della finanza") si sentì autorizzato a chiudere il rubinetto del gas russo.
"Ce lo chiede l'€uropa...! " (citazione)
Grazie Draghi, grazie Bruxelles...π€¬
La solidarietΓ all’Ucraina ha un prezzo e quel prezzo sta letteralmente bruciando i nostri contatori.
Oggi il governo contrattacca con un “decreto bollette”: 3 miliardi di euro destinati a famiglie e imprese.
Un contributo straordinario di 200 euro per chi si muove nell’ignota giungla dell’ISEE fino a 25.000 euro, mentre le aziende beneficeranno di oneri ridotti (per quanto non Γ¨ dato sapere).
Come si suol dire Γ¨ solo un cerotto... per pochi!
Altroconsumo prova a far sentire la sua voce, chiedendo misure strutturali permanenti: "Riduciamo i costi in bolletta per tutti e abbassiamo l’IVA sul gas".
Detto così sembra facile, ma in effetti ci troviamo di fronte a un muro di burocrazia e inettitudine politica.
A questo punto Γ¨ inevitabile chiedersi: questo costante aumento delle utenze energetiche non avrΓ conseguenze sull’inflazione e sul PIL?
Le recenti rilevazioni Istat parlano di un’inflazione che ha toccato l’1,7% a causa della crisi energetica.
Come ne usciamo?
Guardiamo indietro nella storia: il gas naturale era considerato in passato come un inutile risorsa infiammabile, oggi rappresenta il 23% del consumo energetico mondiale, grazie a tecnologie piΓΉ sicure.
Ma in Italia esistono giacimenti di gas?
Sì !
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Mappa dei principali giacimenti italiani di gas |
Produciamo poco piΓΉ di 3 miliardi di m3 di gas, ben lontani dai 76 miliardi del fabbisogno reale.
In passato, tra gli anni '90 e 2000, eravamo in grado di estrarne circa 20 miliardi.
In passato, tra gli anni '90 e 2000, eravamo in grado di estrarne circa 20 miliardi.
C'Γ¨ da chiedersi: perchΓ© non utilizzare le riserve esistenti?
Questa anomalia conduce inevitabilmente a due interrogativi:
- Perchè non tornare a servirsi del più coveniente gas russo? (Come fa tuttora la Francia)
- Dobbiamo davvero continuare a combattere i fantasmi di una prossima invasione russa e giustificare manovre economiche miliardarie per finanziare le lobby della guerra e della speculazione?
In una nazione che fatica a connettere i puntini tra politiche energetiche e reali bisogni dei cittadini, possiamo solo sperare che la politica si renda conto di quanto siano folli e insostenibili queste bollette impazzite.
E mentre il governo naviga tra legittimitΓ e opportunismo, noi cittadini rimaniamo con le mani nei capelli e un contattore che sembra divertirsi a mandare in tilt
i nostri budget mensili.
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