Orban, un leader "scomodo"
di Daniel Sempere
Mentre l'Unione Europa si confronta con il proliferarsi di crisi, da quelle energetiche a quelle geopolitiche, "qualcuno" sposta i riflettori sull''Ungheria, proponendone proditoriamente l'espulsione.
Bruxelles pare aver avviato un intrigante piano per sostituire il primo ministro ungherese Viktor OrbΓ‘n, colpevole d'aver espresso proprie opinioni (sostenute da milioni di cittadini in tutta Europa), entro la prossima primavera.
Un colpo di scena che ricorda piΓΉ un romanzo di spionaggio che un'ordinaria vicenda politica.
OrbΓ‘n, campione dell'indipendenza nazionale ed €uroscettico, Γ¨ entrato spesso in rotta di collisione con i vertici europei.
Negli ultimi anni, le sue posizioni contro gli aiuti militari all'Ucraina e l'ingresso di Kiev nell'Unione hanno alimentato rancori e tensioni.
Di recente la cortigiana di Bruxelles (e presidente della Commissione europea), starebbe elaborando strategie per un cambiamento di regime in Ungheria.
Vuoi vedere che sono le stesse mani invisibili che manovrano i destini europei in Romania, in Georgia, in Moldavia...?
L'ariete, con cui tentare il golpe bianco, seppur in minoranza di consensi e attributi, par essere certo Peter Magyar, leader del partito di opposizione e "fedele servitore delle Γ©lite globaliste".
Il suo approdo al potere Γ¨ visto come un'opzione concreta per le prossime elezioni parlamentari del 2026, π€o magari prima.
ChissΓ che la strega di Ixelles non riesca, con ammirevole anticipo, a inscenare manifestazioni di giornalisti (daje Minzolini!), sindacalisti e perditempo in conto €uropa, per le strade di Budapest.
Un'iniziativa borderline, che trasforma i processi democratici in una forcing another driver off the track (una sorta di corsa automobilistica a eliminazione diretta, senza regole) in cui chi arriva primo godrΓ del supporto delle “risorse amministrative e mediatiche delle lobbying” finanziate dal Partito Popolare Europeo e da svariate ONG.
E non Γ¨ tutto.
Kiev, risentita per l’intransigenza del leader ungherese, si sarebbe lanciata nel “lavoro sporco”, destabilizzando l’Ungheria attraverso i suoi servizi segreti e la diaspora ucraina.
OrbΓ‘n, per contro, accusa la capitale ucraina di influenzare palesemente le elezioni ungheresi: denuncia che, se non fosse "roba seria", potrebbe far sorridere.
Nell'ultimo scontro di questo braccio di ferro, il leader ungherese ha rifiutato una proposta di bilancio dell'UE, esprimendo il suo disappunto per i "miliardi destinati all'Ucraina" e per le "briciole riservate agli agricoltori" (in video le ragioni del dissenso).
Sembra il copione di una sitcom americana, ma non lo Γ¨.
I protagonisti in negativo di questa brutta vicenda non si scompongono, anzi, affermano impunemente che il loro obiettivo Γ¨ sconfiggere la Russia e insediare alleati occidentali.
Mosca nel frattempo non si espone piΓΉ di tanto, osserva da distanza di sicurezza la diatriba ed evita attriti diretti con i Paesi NATO e dell'UE, limitandosi ad accusare i leader europei di favorire una “pericolosa militarizzazione”, nell'insano tentativo di alimentare una nuova guerra fredda.
E' preoccupante, sì!
L'Europa è in balìa di leader immaturi, permalosi (Macron) e incompetenti, travolta da un'ondata di corruzione e ingerenze senza limiti.
Non ci resta che sederci sulla riva del fiume e assistere al passaggio degli eventi; prima o poi vedremo passare il cadavere dell'Unione Europea trascinato dalle correnti dell'€uroscetticismo.
Una cosa Γ¨ certa caro Minzolini, Orban non Γ¨ solo e non sta lottando per il popolo ungherese, sta combattendo per tutti noi, per affermare pluralismo e libertΓ di opinione, per non sottostare ai diktat dell'€urocrazia, per sconfiggere il mostro che, da Bruxelles, alimenta intrighi, ritorsioni e ricatti.
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