La battaglia di RFK Jr. contro i vaccini a mRNA è battaglia globale
di Daniel Sempere
La pandemia di Covid-19 ha segnato un momento cruciale nella storia della medicina moderna, con l'emergere dei vaccini a mRNA.
In quel contesto, l'arrivo di una tecnologia rivoluzionaria sembrava promettere un futuro in cui le malattie infettive avrebbero potuto essere rapidamente debellate, e i trattamenti personalizzati contro il cancro sarebbero diventati una realtà.
Tuttavia, la storia non è così lineare e idilliaca come qualcuno avrebbe voluto farci credere.
Robert F. Kennedy Jr. si è eretto a paladino e voce del dissenso, non solo statunitense, etichettando i vaccini a mRNA come:
"le più letali realizzazioni mai concepite".
La sua posizione ha sollevato interrogativi e dibattiti non solo sulla sicurezza dei vaccini, ma anche sull'integrità della scienza e sull'influenza della politica in ambito sanitario.
Non solo in Italia dunque Ministro Schillaci...
Il recente annuncio (da parte del Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani), di cancellare quasi 500 milioni di dollari di progetti di ricerca statunitense sull'mRNA, riflette tutti i timori dettati dalla prudenza.
E' opinione assai condivisa che “politica e scienza si corrompano a vicenda” in un'era in cui le informazioni risultano spesso distorte dalla narrativa politica e dagli enormi interessi privati che ruotano attorno alla divulgazione scientifica e ai prodotti sponsorizzati.
E' opinione assai condivisa che “politica e scienza si corrompano a vicenda” in un'era in cui le informazioni risultano spesso distorte dalla narrativa politica e dagli enormi interessi privati che ruotano attorno alla divulgazione scientifica e ai prodotti sponsorizzati.
Interessi a 10, 13 cifre, che possono influenzare decisioni sanitarie a livello nazionale (dall'Istituto Superiore di Sanità fino alle ASL periferiche) e globale (OMS).
Questo conflitto dimostra che la scienza non è immune dalle dinamiche politiche e sociali e invita tutti noi, partendo dalle più alte cariche della politica e della salute, a riflettere su come possiamo garantire che la nostra salute rimanga al di sopra delle agende personali o politiche.
E' possibile che i vaccini a mRNA abbiano un potenziale straordinario, ma gli effetti avversi, fin qui documentati, devono far riflettere.
E' possibile che i vaccini a mRNA abbiano un potenziale straordinario, ma gli effetti avversi, fin qui documentati, devono far riflettere.
I dossier prodotti a carico di eminenze politiche (come nello scandalo Pfizer, Von der Leyen, Bourla) sollevano preoccupazioni legittime e richiedono studi più trasparenti e approfonditi, che non utilizzino l'uomo come cavia per i propri esperimenti.
Solo una ricerca condivisa, basata su evidenze scientifiche, che coinvolga anche il pensiero e lo studio degli scettici (non chiamateli più novax per favore!) può contribuire a una corretta sperimentazione.
Scienza e politica possono coesistere, senza compromettere la salute pubblica.
Come ho scritto in un tweet su X:
"la verità non teme verifiche"
... quindi, caro Cartabellotta (presidente del GIMBE), non si offenda se le chiediamo di condividere bilanci, nomi e ruoli della sua organizzazione.