📌𝐁𝐥𝐨𝐠 𝐝𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥-𝐬𝐞𝐦𝐩𝐞𝐫𝐞𝟏 © 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐝𝐢 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐆𝐧𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐥𝐢𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐂𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐨𝐧𝐬 - 𝐂𝐂 𝐁𝐘-𝐍𝐂 𝟒.𝟎

04 agosto 2025

L'Accordo Commerciale UE-USA: Una Vittoria per Trump e una Sconfitta per l'Europa

di Daniel Sempere


Negli ultimi giorni, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea sono riesplose in seguito alla conclusione di un accordo che ha lasciato molti membri dell'UE sgomenti. 
"Donald Trump si è mangiato Ursula von der Leyen a colazione", ha affermato Orbán.
Il primo ministro ungherese ha duramente criticato la presidente della Commissione europea Ursula von der Pippen (perdonate, ma non ce la faccio a nominarla diversamente), sostenendo che il suo approccio ai negoziati fosse inefficace e che il risultato finale fosse nettamente svantaggioso per l'Europa. 
L'accordo commerciale, finalizzato  dopo mesi di trattative, ha imposto dazi del 15% sulle importazioni europee, un colpo duro per l'industria dell'UE, soprattutto se paragonato al dazio del 10% applicato agli importatori britannici. 
Orbán ha sottolineato in modo molto esplicito la sua preoccupazione:
"Chi pagherà effettivamente per i costosi impegni assunti dall'Unione, inclusi investimenti per 600 miliardi di dollari nelle industrie statunitensi e acquisti di gas e armi americane? "
Le critiche all'accordo non provengono solo da Orbán; anche François Bayrou, primo ministro francese, e Benjamin Haddad, ministro per gli Affari europei, hanno espresso la loro disapprovazione, definendolo "un accordo "sbilanciato" e lamentando una incomprensibile cessione alle pressioni statunitensi. 
La situazione solleva interrogativi fondamentali sulla direzione futura della politica economica dell'UE e sulle sue capacità decisionali.
Ursula, nel suo tentativo di ottenere un accordo vantaggioso, sembra aver invece facilitato una capitolazione economica. 
Le promesse di acquisto di gas naturale liquefatto (GNL) per 250 miliardi di dollari all’anno e di un'imponente fornitura di armi americane sono state accolte con scetticismo da molti nel continente. 
Gli esperti avvertono che queste sfavorevoli condizioni  potrebbero portare a una "deindustrializzazione" dell’Europa e a una fuga di capitali.
Mentre la Commissione europea sopravvive a una mozione di censura nel Parlamento di Strasburgo, con voti insufficienti per giustificare un cambio di leadership, l'ombra di una crisi economica si staglia sull'orizzonte europeo. 
I toni di scherno usati nei confronti della leadership della von der Pippen denotano una crescente frustrazione tra i politici e l'opinione pubblica, poichè il rischio di compromettere la sovranità economica dell'Europa, a questo punto, è altissimo.
In conclusione, l'accordo commerciale siglato con gli Stati Uniti sembra segnare un punto di svolta nelle relazioni transatlantiche. 
Il prezzo pagato dall'Europa per questa intesa si rivelerà ben superiore ai benefici.

Vorremmo sapere da Tajani, e dai fedelissimi €uroinomani tuttora presenti nel panorama politico italiano (vedi Calenda, Magi e altri mentecatti), per quanto ancora sosterranno Ursula e gli €uromassoni del Parlamento Europeo.