📌𝐁𝐥𝐨𝐠 𝐝𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥-𝐬𝐞𝐦𝐩𝐞𝐫𝐞𝟏 © 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐝𝐢 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐆𝐧𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐥𝐢𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐂𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐨𝐧𝐬 - 𝐂𝐂 𝐁𝐘-𝐍𝐂 𝟒.𝟎

01 maggio 2025

UE, ALLARME DEMOCRAZIA

di Daniel Sempere 







Il recente rapporto della Civil Liberties Union for Europe  mette in luce una situazione preoccupante riguardo alla libertà di stampa e al pluralismo della libera informazione in diversi Paesi dell'Unione Europea. 
Si tratta di un campanello d’allarme che, se non affrontato con urgenza, potrebbe compromettere i fondamenti stessi delle democrazie europee.
La relazione, intitolata "Media Freedom 2025", dipinge un quadro allarmante in cui giornalisti e organi di stampa indipendenti sono sempre più sotto assalto da pressioni politiche ed economiche. 
La tesi centrale del rapporto è chiara: la libertà di parola è "sotto attacco". 
Le aziende mediatiche, infatti, stanno diventando strumenti di propaganda nelle mani di governi e potenti finanziatori, minacciando non solo il diritto all'informazione, ma anche la diversità delle opinioni.
Il caso più eclatante in Italia riguarda Mediaset, il grande gruppo di media e comunicazione fondato da Silvio Berlusconi, la cui linea editoriale, storicamente alternativa al condizionamento politico delle forze di sinistra e più europeiste, è diventata, a mio avviso, megafono della peggior linea editoriale di stampo €uropeista. 
Un tema ricorrente nel rapporto è l'idea che il controllo governativo e le influenze private stiano erodendo l'indipendenza dei media. 
È inaccettabile che le emittenti pubbliche siano manipolate sistematicamente da interessi politici, rendendo vano il principio di neutralità che dovrebbe caratterizzare l'informazione pubblica. 
Questo fenomeno non è isolato; Paesi come Bulgaria, Germania, Italia, Croazia, Francia e Spagna sono stati identificati come quelli con situazioni particolarmente gravi. 
Qui le tutele legali per i lavoratori dei media sono deboli e raramente applicate, esponendo i giornalisti a ritorsioni e blocchi. 
Non ultimo, nel nostro Paese, il caso del rifiuto imposto da Fininvest (?) alla pubblicazione dell'intervista del giornalista Francesco Borgonovo (per conto del programma "Fuori dal coro" ) all'ex arcivescovo Monsignor Carlo Maria Viganò. 
Ma c'è di peggio... 
Le aggressioni fisiche e verbali contro i giornalisti, che nel 2024 hanno raggiunto almeno 156 casi documentati, rappresentano un ulteriore segnale di allerta. 
Questi attacchi non solo danneggiano coloro che operano nel settore, ma inviano un messaggio intimidatorio, che dissuade altri dalla ricerca della verità. 
Anche noi, nel nostro piccolo, veniamo spesso bloccati sui social e sui canali indipendenti, nel tentativo di sanzionare qualsiasi fonte alternativa alla corrente mainstream.
Tempo fa utilizzai il termine "Minculpop" per stigmatizzare il ruolo centrale della censura politica operante nel nostro Paese. 
In aggiunta, l'uso di azioni legali sempre più frequenti contro il diritto alla critica e alla satira, si rivela strategia inquietante per silenziare le voci critiche e limitare l'informazione essenziale per il pubblico.
È fondamentale che la comunità internazionale, e le istituzioni europee, prendano coscienza di queste minacce e agiscano prontamente per proteggere la libertà di opinione e di stampa. 
La fiducia del pubblico nei contenuti mediatici è già in declino, e la mancanza di diversità nelle opinioni può sfociare in una crescente apatia e disillusione nei confronti delle istituzioni democratiche.
In conclusione, il rapporto di Liberties offre un'analisi cruciale su un problema che, se non affrontato con obiettività e determinazione, potrebbe segnare un regresso alla libertà in Europa, di cui la presidente della Commissione europea, Ursula von der Pippen, è palesemente madrina e artefice. 
È imperativo che si promuovano misure efficaci per garantire un'informazione libera e indipendente, pilastro fondamentale di qualsiasi democrazia sana. 
La libertà di stampa e di opinione non è solo un privilegio dei giornalisti più accreditati, ma un diritto di tutti i cittadini che dovrebbero poter attingere a  un'informazione imparziale e accedere a fonti e opinioni critiche e divergenti.

La verità non teme il confronto...