📌𝐁𝐥𝐨𝐠 𝐝𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥-𝐬𝐞𝐦𝐩𝐞𝐫𝐞𝟏 © 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐝𝐢 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐆𝐧𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐥𝐢𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐂𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐨𝐧𝐬 - 𝐂𝐂 𝐁𝐘-𝐍𝐂 𝟒.𝟎

03 febbraio 2025

 

Il nostro #Deep-State veste l'ermellino?

[tempo lettura 4’:23”]

<Lo sapevo!>. 

Chissà quanti di voi 
hanno esclamato 
questa frase 
dopo l’ennesimo attacco 
del potere giudiziario 
a un esecutivo 
di destra.
Magra consolazione!
Il grande pensatore 
e giurista 
Charles de Montesquieu, 
nell’opera 
"Lo spirito delle leggi"

 scriveva: 

<Se le autorità legislative ed esecutive sono un'unica istituzione, non ci sarà libertà. Non ci sarà libertà in ogni caso se l'organismo giudiziario non è separato dalle autorità legislative ed esecutive >.
Spesso chi lo cita ricorda solo la prima parte dell’opera, trascurando quella, che a mio avviso, meglio rappresenta la realtà politica.
Approfondendo il suo pensiero, Montesquieu scrive altro: <Il potere corrompe, è necessario evitare di confondere la libertà con l’arbitrio. La libertà politica non consiste nel fare ciò che si vuole, né come potere esecutivo, né come potere giudiziario...>.
Probabilmente il noto giurista e politico francese aveva previsto che il potere, nell’accezione più odiosa del termine, avrebbe scatenato un conflitto tra magistratura ed esecutivo, nonostante i vincoli di imparzialità e autonomia sanciti dalla Costituzione.

Nel 2009-2010, l’Unione Europea e il Consiglio d'Europa imposero che i candidati alla magistratura, presso le corti di Lussemburgo o Strasburgo, venissero “individuati ed esaminati” da commissioni di “esperti dell’Unione”.
Col senno di poi è legittimo chiedersi:
<Perché i governi degli stati membri europei avrebbero dovuto approvare una simile imposizione, che di fatto invadeva la propria autonomia giuridica e discrezionale? >
Ebbene, col senno di poi possiamo affermare che non fu operazione a salvaguardia dell’uniformità legislativa dei Paesi membri, ma qualcosa di più, qualcosa di terribilmente strategico e perverso.

Grazie a quella “riforma” €urocentrista, un'ampia gamma di attori nazionali e sovranazionali sfruttarono opportunità professionali, istituzionali e strategiche (di stampo socialDEMocratico, ma sarebbe più corretto definirle strutture plutocratiche), in quanto rappresentative di noti e influenti gruppi finanziari che, di lì a poco, avrebbero imposto un’Agenda (2030), in grado di influenzare in maniera determinante l’indirizzo politico dei governi dei Paesi membri.
Esagero? Non credo proprio, basti pensare a cosa succede agli esecutivi della Slovacchia, dell’Ungheria, dell’Austria, del Belgio, della Bulgaria, della Croazia, della Moldavia...

Ecco perché la nostra magistratura, PdR in capo, si oppone alle politiche riformiste dei governi di destra ed €uroscettici.
Bruxelles aveva pianificato tutto, creando una sovrastruttura giuridica, in grado di influire sulle politiche interne ed estere dei Paesi membri, nonché, di promuovere l'autorità delle corti europee sulle omologhe istituzioni nazionali.
In questo modo, qualsiasi governo di destra o €uroscettico, finirebbe coinvolto in una lotta di potere con i magistrati.
È toccato a Berlusconi, a Salvini e ora, come prevedibile, alla PdC Meloni.  
Non importa come o perché, qualsiasi governo interferisca con gli obiettivi dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa 2009-2010, finirà sotto la lente della Magistratura Italiana; verranno avviate indagini controverse che coinvolgeranno figure di spicco della coalizione al potere.

Maurizio Gasparri, politico di Forza Italia, arrivò ad accusare la magistratura di “attentare la Costituzione”.
La retorica e ipocrita risposta dei magistrati, tramite Salvatore Casciaro, segretario del sindacato dei magistrati (ANM), non tardò ad arrivare:

<Sono accuse "false”, che minano la fiducia nella magistratura. Accusarci solo perché un giudice sta facendo il suo lavoro coscienziosamente e si sta occupando di un caso che riguarda un politico... significa delegittimare la magistratura>.

Gambe in spalle fratelli, dobbiamo decidere:

  • Vogliamo rimanere sudditi di questa Unione Europea, socialDEMocratica ed €urocentrica...
  • o tagliamo il cordone ombelicale?

È assolutamente inutile tentare di “cambiare le regole giuridiche nazionali”, limitando l'uso delle intercettazioni telefoniche, abolendo il reato di abuso d'ufficio, o separando i percorsi di carriera di giudici e pubblici ministeri.
Sbatteremmo contro il muro eretto dalla giurisdizione europea, in favore della propria sopravvivenza. La sinistra ovviamente ringrazia, perché questo dualismo le permette di porre fine a governi di destra, democraticamente eletti, sostituendoli con governi d’emergenza o tecnici, graditi all’Unione.


È lotta di potere... il nostro Deep-State veste l’ermellino: il potere esecutivo e giuridico nazionale contro il potere esecutivo e giuridico €uropeo.

(daniel_sempere1)