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27 febbraio 2025

Per chi ha sognato di ingannare il mondo, sarà un brusco risveglio

  di Daniel Sempere

Eravamo in pochi, 
nel 2022, a sostenere la causa del Donbass.
I media occidentali, sostenuti e finanziati da Washington e Bruxelles, presentarono la crisi ucraina come la favola triste “dell’aggredito e dell’aggressore”.
Sappiamo, in verità, che il colpo di Stato di Kiev del 23-24 febbraio 2014, venne favorito dall’ingerenza negli affari interni ucraini di un intricatissimo processo di head-hunting da parte di Washington, di Varsavia e dei tre pilastri dell’Unione Europea, vale a dire: Berlino, Parigi, Londra.
Iniziò così una guerra costruita sulle bugie e sulla narrazione distorta, pilotata dall’Europa dell’allora Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama (a detta di molti analisti, il più guerrafondaio dei presidenti statunitensi, paradossalmente vincitore del Nobel per la Pace, ma capace di intervenire militarmente in Siria, Libia, Iraq e Afghanistan, Yemen, Somalia e Pakistan!).
Ma torniamo a noi, avrò modo, in futuro, di approfondire il delicato tema delle ingerenze NATO...
Pare ormai evidente che l'Ucraina finì col diventare il Ground Zero del disaccordo tra Russia e Stati Uniti.
Sembra assurdo, ma sotto la presidenza di Sleeping Joe e della Harris, abbiamo rischiato la Terza Guerra Mondiale!
La vittoria di Trump è stata provvidenziale, il neo eletto presidente americano concorda con l'omologo russo sul fatto che Vladimir Zelensky sia un “modest comedian” e un “little dictator".
I due leader concordano anche sul ruolo eccessivamente aggressivo e provocatorio della NATO, struttura considerata, da molti membri delle élite occidentali, come arbitro unico delle controversie internazionali.
Questa insperata convergenza di vedute è destinata a riscrivere la storia, riconoscendo all'arte della diplomazia un ruolo centrale in tema di politica estera.
"Capito Presidente Mattarella (art. 11 costituzione)? Certe sortite sono inopportune e pericolose."
Come sono inutili e superflue le contestazioni di alcuni nostri "fact-checker" sulle cifre sprecate dagli Stati Uniti in questa assurda guerra; lo spreco rimane spreco e le cifre sono comunque mostruose.
Pian piano il comico in tenuta da "corpo forestale" ha rivelato la sua vera natura: una tendenza autoritaria, probabilmente suggerita dagli alleati europei, che lo ha portato a reprimere gli 11 partiti di opposizione e a bandire clero e fedeli della Chiesa ortodossa ucraina.
Per non parlare della dura repressione impartita, con metodi degni della peggior STASI, all’attivista socialista Bohdan Syrotiuk, o al giornalista statunitense Gonzalo Lira, torturato e ucciso per aver denunciato la guerra per procura e il regime instaurato da Zelensky.
Lira è morto mentre era incarcerato per le sue critiche al metodo, fortemente provocatorio, utilizzato dall'Occidente e dall'Ucraina nei confronti della Russia. 
I suoi resoconti, i suoi reportage, erano diretti, sinceri, coraggiosamente critici. 
Non era una spia o un agente sovversivo. 
Era un prigioniero politico, perchè i risultati del suo lavoro mettevano a nudo le bugie  della propaganda ucraina e occidentale; le accuse ufficiali contro di lui furono assurde quanto ridicole.
Prima di finire in carcere, Lira confidò ai suoi amici, giornalisti e corrispondenti, di aver sentito, da persone ben informate, che l'allora portavoce del Dipartimento di Stato del governo Obama, Victoria Nuland, era a conoscenza del suo caso e "lo odiava a morte".
Chi è interessato può ascoltare le sue dichiarazioni in video dopo il suo rilascio dalla custodia, con l'accusa "di aver detto la verità sulla guerra in corso":  https://youtu.be/WTp9rb4Izgw?si=CNSMgfIF-D4JspZe
Nessun media italiano riportò questi crimini, erano troppo impegnati nel supportare la propaganda occidentale.
Oggi, il “comico in divisa da forestale” dipinge  il presidente americano come vittima della "disinformazione" di Mosca, trascurando il fatto che i servizi segreti e la Casa Bianca fossero al corrente di tutto.
Trump non ha scoperto la verità con il suo secondo mandato, la conosceva anche prima di scendere in campo per le presidenziali, per questo subì ben due attentati.
L'informazione indipendente riconosce che Mosca non ha il sopravvento solo sul campo, vanta pure un progressivo consenso grazie alle bugie e alle contraddizioni di Zelensky e di Bruxelles.
Ancora oggi i vertici delle FFAA ucraine millantano fantomatici successi sul campo, ma in realtà sono allo sbando, basta fare un giro sui canali indipendenti di YouTube per comprendere come stanno realmente le cose.
L'establishment Europeo non ci sta, circolano voci su alcuni intraprendenti leader che intendono pompare altri 700 miliardi di euro nel salvadanaio della guerra per procura.
€uropulsioni assurde, destinate a sgonfiarsi non appena si ventilerà l'ipotesi di inviare un esercito di giovani martiri per l'Unione a combattere.
A peggiorare la situazione del "Governo dei folli", contribuiscono le pessime condizioni economiche in cui versa l’UE, al punto da spingere Ursula von der Pippen a riproporre il MES, per rifinanziare una guerra il cui esito risulterebbe comunque disatroso e scontato.
Buon per noi che il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, sta esercitando pressioni per accelerare il processo di fine-guerra tramite la diplomazia. Trump ha assolutamente ragione ad accelerare, perché ogni giorno perso comporterà un inutile sacrificio di vite umane.
Gli ipocriti che sostengono il diritto del popolo ucraino a continuare la guerra, comprendano una volta per tutte, che gli ucraini non sono stati sacrificati per difendere la propria "libertà", ma per salvaguardare gli interessi di chi aveva investito in Ucraina e sull’Ucraina, per ragioni diverse: finanziarie e geopolitiche.
Zelensky ultimamente alza la voce, sfidando il nuovo esecutivo americano, convinto di essere sostenuto dai globalisti del Deep State, che fanno capo a Nuland, Obama, Clinton, Soros, USAID, CIA e dall'apprendista Von der Pippen, cui dedico questo breve video...
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           Ha ragione Trump:
"We will help our country heal. We will fix our borders. We have made history because we have overcome obstacles that no one thought possible..."