📌𝐁𝐥𝐨𝐠 𝐝𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥-𝐬𝐞𝐦𝐩𝐞𝐫𝐞𝟏 © 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐝𝐢 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐆𝐧𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐥𝐢𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐂𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐨𝐧𝐬 - 𝐂𝐂 𝐁𝐘-𝐍𝐂 𝟒.𝟎
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23 gennaio 2025

 

La rivincita dei Normies

(🕑lettura 3’31”)

È la rivincita del mondo “complottista”?

Eravamo diventati oggetto di studio e fenomeno sociale: un’apposita Commissione Europea ci aveva dedicato un’indagine parlamentare per identificarci e finanziare agenzie addette al controllo e alla censura, con il pretesto di proteggere Governi, comunità e mondo della comunicazione dal “virus” del complottismo noVax, noWar, noWoke, bla bla bla...

Vennero così raccolte, in un unico e corposo fascicolo, tutte le "Teorie del complotto" degli ultimi trent’anni, anche le più fantasiose, con l’intento di screditare il pensiero critico.
Venne dato mandato a META e al DigitalService Act il compito di filtrare i contenuti online, per  ridurre gli effetti di una <potenziale campagna di disinformazione>.
Le nostre battaglie social venivano contrastate come attività destabilizzanti, una sorta di pericoloso attivismo destinato  al reclutamento di ideologi ed estremisti di destra.

Bei tempi” avrà pensato Mentana, prima che il Meta di Mark Zuckerberg dicesse addio al fact-checking, lasciando a piedi Open e Pagella Politica.

Par di sentire il Chicco nazionale e i suoi degni compari:

Trump e Musk costituiscono un pericolo fascista!

Ma quale Ordine Mondiale? Non esiste una élite globalista, non esiste nessuna Woke-culture! 

Le sinistre ideologie, che stavano decostruendo l’Occidente, stanno impazzendo.
E noi, i normies, persone comuni che osavano sfidare la censura e le regole della peggior plutocrazia, ci ritroviamo  a raccogliere i primi frutti di quelle battaglie per la verità.
I padroni delle grandi istituzioni, della ricchezza e del potere, si ritrovano a dover incassare una sconfitta morale e politica.
Sia chiaro: la battaglia non è finità, sono élites   guidate da un irrefrenabile impulso di controllo, che detestano il pensiero divergente e odiano la democrazia.
Il loro modello di "Stato" si traduce in un governo perpetuo, tecnocratico, dirigista, €uropeista e atlantista, che non può e non deve essere sottoposto a verdetto popolare.

Ebbene, avevamo ragione su tutto: 

  • a considerare la panDEMenza un esperimento sociale destinato al controllo del cittadino; 
  • a considerare l’Unione Europea e il WEF come cuori pulsanti delle peggiori lobby capitaliste;
  • a considerare il Donbass come terreno di scontro degli interessi geopolitici della NATO e delle industrie della guerra.

Senza di noi queste élites avrebbero cambiato tutto: il sesso dei nostri figli, il clima, la storia, le nostre tradizioni, la nostra fede, la nostra auto, la nostra alimentazione;  avrebbero modificato la nostra Costituzione, sostituendola con lo Statuto dei diritti e doveri del New World Order ("non avrai nulla e sarai felice"), e con gli obiettivi dell'Agenda2030.

La nostra “resistenza" e la nostra tenace battaglia in favore della verità, hanno creato crepe e dubbi a tutti i livelli.
Eravamo isolati, disorganizzati, ma abbiamo saputo reagire, sfidando idranti, apartheid, sospensioni, censure e blocchi.
L'insostituibile forza della verità non ci ha mai abbandonato.
La scesa in campo di  personaggi influenti, come Trump, Musk o Milei, ha senza dubbio avuto un effetto politico e mediatico dirompente; appartengono anch’essi a élites potenti e organizzate, ma hanno quantomeno  il merito di coniugare i propri interessi con valori e princìpi a noi  più affini. 

La sfida non finisce qui, guai ad abbassare la guardia, ma finchè vi saranno dei normies, questo mondo non precipiterà nel Kaos...

(daniel_sempere1)