📌𝐁𝐥𝐨𝐠 𝐝𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥-𝐬𝐞𝐦𝐩𝐞𝐫𝐞𝟏 © 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐝𝐢 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐆𝐧𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐥𝐢𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐂𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐨𝐧𝐬 - 𝐂𝐂 𝐁𝐘-𝐍𝐂 𝟒.𝟎

11 agosto 2025

Meeting di Pace Trump-Putin

Un incontro che potrebbe cambiare la storia

di Daniel Sempere

Negli ultimi giorni, l’ipotesi di un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin ha dominato i titoli delle cronache internazionali. 
Dopo aver dichiarato la sua intenzione di parlare con il presidente russo, per discutere di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina, Trump ha acceso una speranza di dialogo in un conflitto che dura da oltre tre anni. 
Sebbene non sia chiaro chi abbia realmente proposto il vertice, l’affermazione è giunta subito dopo un incontro tra l'inviato speciale Steve Witkoff e Putin a Mosca, lasciando intendere che siano già stati avviati i preliminari verso una possibile normalizzazione.
Dal canto suo il presidente degli Stati Uniti potrebbe sfruttare la sua esperienza nelle trattative commerciali, per affrontare una questione così complessa come il conflitto ucraino. 
Witkoff, grazie alla  sua esperienza in ambito diplomatico e alla sua conoscenza del contesto russo, par essere interprete e messaggero ideale. 
L'embargo voluto e creato dall'abile funzionario e diplomatico statunitense, per limitare l’accesso della Russia ai mercati petroliferi di India e Cina, ha reso Mosca più vulnerabile. 
La pressione economica, con tassi d'interesse alle stelle e una crescita stagnante, potrebbe indurre Putin a considerare un accordo di pace come una via preferibile per stabilizzare la situazione interna.
Tuttavia, gli interessi di Mosca e Washington sembrano divergere notevolmente. 
Mentre gli Stati Uniti cercano di mantenere l'attuale status e ottenere un traguardo che possa verosimilmente risultare un successo (anche un parziale cessate il fuoco), la Russia mira a negoziare accordi a lungo termine, che includano garanzie giuridiche e meccanismi di controllo dei futuri comportamenti in ambito geopolitico e militare. 
Questo mancata corrispondenza di vedute e di ambizioni suggerisce che, pur in presenza di un dialogo ravvicinato, il raggiungimento di un’intesa significativa potrebbe rivelarsi davvero complicato.
Da quanto leggo e apprendo dalle fonti più imparziali, il tempo sembra offrire qualche vantaggio a Putin. 
Per contro Trump si trova ad affrontare un'economia sofferente e crescenti pressioni interne; una vittoria in politica estera lo renderebbe sicuramente più forte in termini di consenso.
Un accordo di pace in Ucraina sarebbe un traguardo degno di nota, capace di rinvigorire l’immagine del leader statunitense e chissà, mi sbilancio, di iscriverlo tra i candidati per il Premio Nobel per la Pace.
Del resto, se lo ha vinto il guerrafondaio Obama nel 2009, perchè non il Tycoon !?
Venerdì 15 agosto prossimo è stato fissato un vertice tra i due leader in Alaska, sede ideale, lontana da riflettori e da possibili interferenze diplomatiche.
Questa scelta potrebbe rappresentare un compromesso accettabile per entrambe le parti, considerando l'attuale delicatissimo contesto geopolitico.
Nonostante ciò, l’organizzazione di questo summit non è priva di ostacoli...
"..Kiev, con il supporto di alleati europei, sta cercando di influenzare l’agenda, puntando a far deragliare il formato bilaterale e spingere per un incontro trilaterale che coinvolga anche il presidente ucraino Zelensky..."  (📰WSJ)
Nelle prossime ore il vicepresidente degli Stati Uniti  J.D. Vance  incontrerà il ministro degli esteri britannico David Lammy, nonchè  funzionari ucraini ed europei, per discutere degli sforzi di pace e convincere i leader europei a riconoscere uno scambio di territori come condizione indispensabile per una soluzione pacifica e definitiva del conflitto.
Questa strategia dimostra la complessità delle dinamiche diplomatiche, dove anche un accordo firmato può rivelarsi fragile e soggetto a interpretazioni divergenti.
Resta da vedere se Trump, con le sue tattiche e il suo approccio imprenditoriale, riuscirà a portare a casa un risultato positivo. 
Noi ce lo auguriamo ovviamente...
Comunque vada, questo meeting  verrà ricordato come l'incontro che ha segnato il futuro prossimo dell'Ucraina e il destino di questa malconcia Unione Europea.