Chi era veramente Papa Francesco?
di Daniel Sempere
Il pastore che si adegua alle tendenze del gregge e dei suoi capofila non è solamente inadeguato, la sua negligenza conduce pian piano a disperdere il gregge.
L'essere guardiano e riferimento impone delle regole già scritte; abdicando al suo dovere, non può essere un buon guardiano, bensì un pericolo per la comune incolumità.
L'essere guardiano e riferimento impone delle regole già scritte; abdicando al suo dovere, non può essere un buon guardiano, bensì un pericolo per la comune incolumità.
Papa Francesco, in questo senso, fu figura deferente, che amava conformarsi alle tendenze del gregge, che amava accattivarsi le simpatie del mondo laico e progressista, adattando la propria guida in ragione e virtù delle altrui aspettative.
Essere a capo della Chiesa non richiede e non necessita compromessi storici, poiché la fede trascende i mutamenti morali, ideologici e sociologici di un'epoca.
Adattare il ruolo spirituale e religioso ai valori transitori e mutevoli della società è quanto di più pericoloso e disgregante per la credibilità di un'istituzione religiosa.
Qualsiasi adeguamento dottrinale che porti la Chiesa a imitare il mondo anziché a guidarlo, può avere effetti disastrosi.
Passano gli anni, cambiano le mode, le ideologie, i linguaggi, ma la fede è l'ortodossia teologica non devono necessariamente adeguarsi alla cultura e alle tendenze cui è sottoposta ciclicamente la società.
Papa Francesco avrebbe voluto una Chiesa più inclusiva e progressista, ma lo scopo primario del Pastore della Chiesa Cattolica è guidare il gregge, non l'essere guidato dal gregge.
Sovvertire il ruolo guida e mettere in discussione i fondamenti stessi della Chiesa alimentano un pericoloso relativismo, faro di tutte le ideologie progressiste più estreme.
La sopravvivenza della fede e della Chiesa Cattolica non può ergersi sul fragile terreno delle opinioni e dei cambiamenti che avvengono nella nostra società.
Credo che Papa Francesco, con la retorica dell'inclusività e del "vivere il cambiamento", abbia involontariamente compromesso la credibilità spirituale della Chiesa.
Sta al suo successore, Papa Leone XIV°, recuperare quella credibilità e riproporre il ruolo guida del Pastore.
Gli agnostici e improvvisati fan di Papa Francesco se ne faranno una ragione, non credevano comunque in Dio, né condividevano la comune morale cattolica.
Per cui...
Grazie Papa Leone :)