📌𝐁𝐥𝐨𝐠 𝐝𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥-𝐬𝐞𝐦𝐩𝐞𝐫𝐞𝟏 © 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐝𝐢 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐆𝐧𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐥𝐢𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐂𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐨𝐧𝐬 - 𝐂𝐂 𝐁𝐘-𝐍𝐂 𝟒.𝟎

03 marzo 2025

Ucraina, un destino segnato

 di Daniel Sempere

Non ricordo, pur riavvolgendo il nastro della memoria, un incontro alla Casa Bianca così burrascoso.
Il meeting nella Stanza Ovale, tra il presidente  Trump, il vice Presidente Vance e il presidente  Zelensky, si è trasformato in un acceso scontro verbale, in cui il leader ucraino è stato giustamente ripreso per l’atteggiamento arrogante  con cui si è rivolto ai massimi rappresentanti della Casa Bianca.
L’incontro, alla presenza della stampa internazionale, avrebbe dovuto avvicinare le parti sul princìpio di suddivisione delle risorse naturali nelle “Terre rare”, accordo annullato il 28 febbraio dai leader statunitensi, a sèguito delle eccessive richieste di Zelensky sulle garanzie.
A distanza di pochi giorni, l’atteggiamento del leader ucraino non è cambiato, anzi, si è rivelato ancor più  divisivo, come si evince dalle innumerevoli testimonianze testuali e in video, che circolano in rete.
Zelensky probabilmente non ha capito che non gode più del "sostegno truffa" di Hunter Biden, Joe Biden, Hillary Clinton e Adam Schiff.
L’America ha voltato pagina, cosa che dovrebbe fare anche l’Europa se vuole uscire dalla morsa economica, politica e giudiziaria di Bruxelles.
Il guitto dall’outfit para-militare, pur non avendo trascorso un solo giorno in prima linea, se ne torna a Kiev con la coda tra le gambe.
Le successive dichiarazioni, al rientro in terra europea, non fanno che rimarcare la sua posizione ostile alla pace e la sua pervicace presunzione.
Di fatto, il compromesso è saltato, ma gli accordi, precedentemente stipulati con Mosca, rimangono.
La dichiarazione ultima di Trump sulla piattaforma TruthSocial equivale a una sentenza: “Zelensky non è pronto per la pace se l'America è coinvolta. Può tornare quando sarà pronto per la Pace"
Un disastro per le speranze del popolo ucraino, un colpo durissimo per le ambizioni della von der Pippen...
Il goffo tentativo, suggerito da Bruxelles a Zelensky, poche ore dopo lo scontro indecoroso dello Studio Ovale (“Sarà difficile senza il vostro supporto"...), non fa che confermare l'inadeguatezza politica e diplomatica del presidente-comico.  
Quale sarà dunque il destino dell’Ucraina dopo questo grave incidente diplomatico?
A leggere i titoli dei principali quotidiani nel mondo, potremmo dire che è stata una "grandiosa catastrofe" per la causa Ucraina:
  •  New York Times - "rimprovero" ... “debacle per Zelensky"
  •  The Economist - "Un disastro... "un caos amaro"
  •  Financial Times - "non avrebbe potuto andare peggio" 
  •  Le Monde -  "disastro per l’Ucraina" ... "spettacolare scontro"
  •  Spiegel"escalation storica" 
E non c'è da stupirsi, se Strana.uala più importante testata di Kiev, riporta in prima pagina:
"Lo stesso Zelensky ha provocato lo scandalo con la sua maleducazione".
Va ricordato, peraltro, che Zelensky ha provocato più volte la Russia con attacchi terroristici, che avrebbero potuto scatenare una Terza guerra mondiale: Ponte in Crimea, Dar'ja Dugina, Nord Stream, Crocus City Hall...
Cosa ancor più grave, il suo regime ha agito con un massiccio sostegno occidentale, logistico e di intelligence, che avrebbe potuto degenerare.
Oggi l'Ucraina sta esaurendo i soldati, giovani e anziani ucraini vengono gettati nella mischia, in un massacro senza speranza.
In un contesto così disastroso, sentire i media mainstream europei paragonare Zelensky a Churchill, è una sciocchezza inaudita; stiamo parlando di un guitto, di un comico tronfio, convinto di poter spaccare il mondo con le chiacchiere. 
Cerchiamo di essere realisti: se Trump tagliasse gli aiuti all'Ucraina, l'Europa non potrebbe in nessun modo colmare il vuoto statunitense; i Paesi europei hanno sì fornito aiuti complessivi all'Ucraina (militari, finanziari, umanitari), ma l'Europa non è in grado di sopperire al fabbisogno di artiglieria, munizioni e tecnologia.
L'Ucraina utilizza difese aeree statunitensi (come il sistema Patriot), fornite dagli Stati Uniti.
Senza quei missili, e senza il sistema satellitare Starlink di Elon Musk, tutto il potenziale missilistico ucraino sarebbe inutilizzabile.
Senza contare che gli Stati Uniti vantano una vasta rete di intelligence che aiuta l'Ucraina a colpire gli obiettivi.
Zelensky e i suoi supporter  europei, dovrebbero fermarsi a riflettere e riconsiderare la situazione con il massimo pragmatismo.
Cosa accadrà ora? 
L'accordo siglato da Mosca e Washington, per una cooperazione commerciale riguardante i depositi di Terre rare, è saldo. 
L'Unione Europea corre un rischio troppo grande sfidando la Russia senza l'appoggio degli Stati Uniti, considerando che, in caso di aggressione occidentale alla Russia, un patto di reciproco supporto militare consentirebbe alla Cina e alla Corea di intervenire.
La pace, si sa, ha un prezzo, e la diplomazia offre le soluzioni più vantaggiose per tutti.
Chi vuole può armarsi e partire in difesa di Zelensky e dei suoi "hooligan" ...
Nessuno glielo impedirà, ma parta ora, subito, anzichè perder tempo con dichiarazioni roboanti e bellicose. 
La pace sia con voi...