[tempo lettura 3’:07”]
TRUMP ? Sĺ, NO, PERÒ...
L' Agenda47 di Trump vs
Agenda2030 del WEF
Il ritorno di Donald Trump, alla Presidenza degli Stati Uniti
e della scena politica mondiale, ha acceso un ampio dibattito sulle possibili conseguenze delle riforme annunciate.
Che piaccia o no, Trump sta dettando nuove regole nell'agenda
geopolitica globale.
L’approccio politico del Tycoon è stato immediato, dentro e fuori dai confini statunitensi.
Quello
che più piace ai comuni osservatori, quali noi siamo, è il suo il rifiuto dell'ipocrisia, della consolidata ambiguità delle proposte DEM (anche di casa nostra).
A volte il neo Presidente “stars and stripes” può risultare antipatico,
persino maleducato nel suo stile comunicativo, ma non rinuncia mai alla schiettezza.
Punta dritto al sodo, ai suoi obiettivi, e ignora le argomentazioni strumentali dei critici
e delle opposizioni. Non è spocchia, come qualcuno riporta sui media
occidentali, ma una sana e spavalda consapevolezza.
Fermarsi ad ascoltare le millemillanta
obiezioni dell’universo inclusivista, Green e Woke, comporterebbe uno
stallo infinito e porterebbe a un nulla di fatto.
Trump
non finge di trattare le altre nazioni come “pari" e non fa nulla per
nasconderlo. Nella
sua visione del mondo, gli interessi economici, politici e diplomatici, sono
inseparabili tra loro e superano di gran lunga qualsiasi ipotesi o velleità ideologica.
Quello che più lo distingue, rispetto ai suoi rivali e predecessori, è la sua ossessiva ricerca dei risultati più che degli ideali.
Quello che più lo distingue, rispetto ai suoi rivali e predecessori, è la sua ossessiva ricerca dei risultati più che degli ideali.
Non mira a dimostrare di
avere ragione; vuole semplicemente raggiungere i suoi obiettivi.
Questo approccio manda al manicomio i leader di sinistra, da sempre impegnati in una propaganda di sopravvivenza del proprio potere e ruolo politico.
É atteggiamento di rifiuto al mondo dell’ipocrisia, politica e diplomatica, tanto cara all’€uropa della Von der Pippen (è irriverente, lo so, ma è più forte di me...).
Questo approccio manda al manicomio i leader di sinistra, da sempre impegnati in una propaganda di sopravvivenza del proprio potere e ruolo politico.
É atteggiamento di rifiuto al mondo dell’ipocrisia, politica e diplomatica, tanto cara all’€uropa della Von der Pippen (è irriverente, lo so, ma è più forte di me...).
Il suo avvento è paragonabile a un elettroshock, che intende porre fine alle follie, spacciate come salvifiche, dell’<Agenda 2030>.
Chi credeva di
poter eludere questo cambiamento dovrà ricredersi.
Il “vento di protesta” che ha riportato Trump alla Casa Bianca è lo stesso che sta imperversando su tutto l’Occidente, dal Canada all’Europa. Uno dopo l’altro stanno cadendo i governi degli “Sceicchi di Davos”.
Assistiamo a fuochi d'artificio politici che Bruxelles tenta di contrastare con il ricatto o con i colpi di Stato finanziati da $oros...
Il “vento di protesta” che ha riportato Trump alla Casa Bianca è lo stesso che sta imperversando su tutto l’Occidente, dal Canada all’Europa. Uno dopo l’altro stanno cadendo i governi degli “Sceicchi di Davos”.
Assistiamo a fuochi d'artificio politici che Bruxelles tenta di contrastare con il ricatto o con i colpi di Stato finanziati da $oros...
⬅️(L'artefice e lo sponsor di ogni colpo di Stato negli ultimi 25 anni)
Trump non sarà mai simpatico a tutti, alcune sue iniziative risulteranno indigeste e poco condivisibili, ma l’alternativa, ammesso esista, comporterebbe il ritorno al globalismo, alle guerre per procura, alle follie di genere e d’ambiente, alla geopolitica applicata agli interessi del Deep-State e del NWO.
Anche NO, grazie !
Chi soffre la “normalità”
si rassegni, assuma degli antiacidi e si predisponga a convivere con la fine
dell’ipocrisia, perché questa potrebbe essere la fine dell'ordine globale.
(Daniel Sempere)